LE SIGNORINE DEL TELEFONO

LE SIGNORINE DEL TELEFONO

ISMEL- Polo del ‘900 e  Archivio Storico TIM, in collaborazione con Cliomedia Officina

Le signorine del telefono
Racconto multimediale
Palazzo San Daniele, Sala ‘900, Via del Carmine 14, Torino
29 giugno 2016,  ore 18

Il 29 giugno 2016 si è tenuto a Torino presso il Polo del ‘900 l’evento di Public History Le signorine del telefono, un racconto multimediale che ha portato “in scena” l’Archivio Storico TIM.  “Le signorine”, né operaie né impiegate,  sono state per una lunga parte del secolo scorso le interfacce del sistema tecnologico di rete che via via si è andato costruendo in Italia. Nuova forza lavoro femminile nel settore terziario, prevalentemente giovane, furono spesso percepite come icone dell’avvento della modernità. Ma chi erano le “signorine”, un tempo  in divisa e sottoposte al rigido controllo delle capoturno  e poi  scomparse con l’evoluzione tecnologica delle centrali di commutazione? Per scoprirlo, Chiara Ottaviano (Cliomedia Officina) ha condotto nella Sala ‘900, un racconto a più voci insieme agli ingegneri Clara Zanni e Renato Valentini, a cui sono state affidate le letture dei documenti, , un History Telling che ha intrecciato carte d’archivio a sequenze cinematografiche, fotografie aziendali a memorie personali e a pagine di letteratura.

L’evento, a cui ha partecipato un pubblico numeroso di dipendenti TIM ed ex dipendenti, oltre che studenti e giovani, è stato introdotto da Sergio Scamuzzi  (Presidente  ISMEL e Fondazione Gramsci), a cui hanno fatto seguito un saluto di Daniele Cerrato (Responsabile  Archivio Storico TIM) e un intervento di Marcella Filippa (Direttrice ISMEL e Fondazione Vera Nocentini) sulla figura femminile all’interno dei luoghi di lavoro. Il racconto multimediale, frutto di una originale ricerca, è stato messo a punto da Chiara Ottaviano e Walter Tucci (Cliomedia Officina).

L’evento ha dimostrato come i patrimoni storico-documentari conservati negli archivi d’impresa (in questo caso l’Archivio Storico TIM) possano diventare occasioni di public history, ovvero di comunicazione della ricerca storica presso un più ampio pubblico. In uno scenario profondamente segnato da forti  discontinuità e dalla crisi economica, oltre che dal venir meno della considerazione della storia come “scienza principe”,  non sempre all’interno delle aziende si ritrovano le motivazioni e l’interesse che negli anni ’80 consentirono la creazione di grandi archivi storici d’impresa meritevoli del riconoscimento di “notevole interesse storico” da parte delle Soprintendenze archivistiche.  Anche per questo la valorizzazione degli archivi e dei  patrimoni da essi custoditi, attraverso iniziative di public history di successo e sostenibili economicamente, può diventare sempre più una necessità per scongiurare il venir meno delle risorse economiche necessarie per il mantenimento di quelle strutture private.

La locandina dell’evento (Download)

Condividi questo post